giovedì 4 marzo 2010

La fioritura artistica nella Spagna visigota del VII secolo

Proprio mentre in altre parti d’Europa, e specialmente in Italia, l’arte era in pieno declino, in Spagna durante il regno visigoto si andò registrando una notevole fioritura artistica con la creazione di forme di assoluta bellezza e notevole originalità, dovuta anche al fatto che i Visigoti intensificarono i contatti con l’Africa e ridussero quelli con il mondo latino.
Pregevole fu l’architettura visigota del VII secolo: allora vennero costruite piccole chiese a pianta breve e larga e abside rettangolare, in cui la varietà dei motivi decorativi si univa alla sapienza costruttiva ereditata dai Romani. Toledo divenuta nel 580 capitale del regno, diventa il centro di irradiazione di questa nuova scuola architettonica caratterizzata dalla ricchezza dei fregi scultorei in cui si mischiano elementi differenti: quelli classici e bizantini e le influenze africane, egiziane e siriache. Un elemento di discontinuità con il passato risiede nelle tipologie dei capitelli costruiti in pietra nella Spagna gota che così abbandona il marmo tipico dello stile classico. Una tradizione che nemmeno l’invasione araba riuscirà a fermare, come testimoniato dalle chiese asturiane del del IX e X secolo, costruite secondo i canoni dettati dai visigoti.

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