sabato 12 novembre 2011

La proposta di Cavour per Roma Capitale. "Libera chiesa in libero Stato"

Nonostante anche dopo l'unità la questione romana fosse rimasta una priorità nella sua agenda politica, Cavour dichiarò che l'Italia sarebbe andata a Roma solo con il permesso della Francia: e in effetti nel corso del successivo decennio ogni progetto di soluzione del conflitto tra Italia e Santa sede sarà sottoposto all'approvazione del governo francese e dell'imperatore. L'atteggiamento di Napoleone III verso l'Italia continuava a essere benevolo, anche se manteneva il suo veto verso qualsiasi iniziativa contro la Santa Sede con la presenza delle truppe francesi a Roma; ostili invece erano gli ambienti di corte con in testa l'imperatrice Eugenia e con una lobby militare che premeva per ulteriori annessioni dopo quelle di Nizza e della Savoia al fine di rendere più solida la tutela francese sul nuovo regno d'Italia.
Cavour avanzò la sua proposta di accordo con il papa, subito dopo la costituzione del primo governo del Regno, in due discorsi parlamentari del 25 e del 27 marzo. Dopo aver riaffermato che "Roma capitale" rimaneva un obiettivo irrinunciabile per l'Italia, Cavour invitava il pontefice a rinunciare al potere temporale "che non è più garanzia di indipendenza in cambio dell'assicurazione di poter operare nel pieno esercizio delle proprie funzioni nell'ambito di "una libera Chiesa in libero Stato". Inoltre sarebbe stata garantita al papa una cospicua rendita annua. Il governo francese avanzò una controproposta: il papa avrebbe mantenuto il territorio laziale e l'Italia si sarebbe impegnata a "non attaccare e a impedire con l'uso della forza ogni attacco proveniente dall'esterno".
Nella sostanza le posizioni di Cavour e di Napoleone rimanevano inconciliabili: il primo proponeva la fine del potere temporale che il secondo invece voleva mantenere. La morte di Cavour il 6 giugno 1861 cambiava il quadro della situazione a sfavore dell'Italia. Ricasoli cercò di portare avanti i negoziati ma non possedendo l'autorevolezza del suo predecessore le sue proposte che ricalcavano quelle di Cavour saranno ignorate sia dalla Francia che dal Vaticano.

fonti:
G. Candeloro, Storia dell'Italia moderna, Feltrinelli 1956-1986
B. Cialdea, L'Italia nel concerto europeo (1861-1867), Giappichelli, 1966,
G. Mammarella- P. Cacace, La politica estera dell'Italia, Laterza, 2010
G. Perticone, La politica estera dell'Italia negli atti, documenti e discussioni parlamentari dal 1861 al 1914; grafica editrice Romana, 1974
R. Romeo, Vita di Cavour, Laterza, 2004
L. Saiu, La politica estera italiana dall'Unità a oggi, Laterza, 1999