lunedì 1 ottobre 2012

L'alleanza di Roma con Sanniti ( 354 a.c) e Cartagine ( 348 a.c.)

A metà del IV secolo a.C. i Romani conquistarono anche la città di Sora nella riva sinistra dell’alto Liri: con la loro spinta offensiva verso sud avvennero i primi contatti con i Sanniti che si trovavano dall’altro lato del fiume Liri. I Sanniti erano una popolazione ancora allo stato tribale che si erano raggruppati in quattro zone: i Caraceni a nord del Sannio con centri principali Aufidena ( Alfidena) e Bovianum Vetus; al centro i Pentri nel Tiferno e nel Matese; gli Irpini a est di Benvento; i Caudini al confine con la Campania. Alla fine del V secolo alcuni gruppi mossero verso la Campania fondendosi con gli abitanti locali, Etruschi e Greci e costituendo nuove comunità a se stanti senza alcun rapporto con gli altri Sanniti rimasti sulle montagne. Romani e Sanniti decisero di stringere nel 354 A.C un patto di amicizia. Anche I Sanniti subivano le scorribande dei Galli strumentalizzate da Siracusa. Così come le azioni di disturbo condotte dalle navi greche sulle coste laziale ostacolavano la politica di preminenza di Roma sul Lazio. Da qui l’interesse di entrambi i popoli a fare fronte comune contro le rispettive minacce.
Per garantirsi la sicurezza sulle coste laziali Roma strinse nel 348 un nuovo accordo con Cartagine, il secondo dopo quello già stipulato nel 509. Anche in questo caso le clausole del trattato ci sono state tramandate da Polibio che le riprese dai documenti consultati negli archivi del tempio di Giove Capitolino: in cambio della garanzia della supremazia sul litorale laziale ( dove c’erano città autonome come Caere ma ad essa collegate), Roma riconosceva a Cartagine l’incontrastata superiorità nei traffici marittimi del Tirreno e del Mediterraneo occidentale. Anche Roma aveva interesse in tali traffici e per questo si serviva dei porti di Anzio e di Circei ma sopratutto di quello di Ostia, sulla foce del Tevere, la cui costruzione è accertata a partire dal IV sec a.C. Tramite questo porto i Romani tendevano ad allacciare relazioni con i principali porti meditrerranei e per questo era importante stringere patti con le principali potenze marinare per tutelarsi dagli atti di pirateria praticati su larga scala in tutti i mari e da tutte le marinerie.