martedì 22 maggio 2012

Cronologia della guerra d'indipendenza americana

Boston Tea Party ( 1773)
1763 Al termine della guerra dei sette anni, con la pace di Parigi i domini francesi in America passano agli inglesi. Gli indiani guidati da Pontiac tentano un'insurrezione che pur segnata dall'insuccesso, avrà notevoli conseguenze per la storia delle colonie britanniche. Per calmare gli indiani il governo di Londra emise il "proclama del 1763" con cui veniva fissato nello spartiacque dei monti Appalachi il confine dell'espansione coloniale. Questo provvedimento contrastava con gli obiettivi delle colonie e il conseguente malcontento sarà una delle concause della Rivoluzione americana.
1765 Il parlamento inglese approva lo Stamp Act che impone alle colonie americane una tassa di bollo su giornali e altri stampati. La norma scatena la decisa reazione nell'assemblea della Virginia di Patrick Henry secondo cui l'imposizione delle imposte per le colonie dovrebbe essere di esclusiva competenza delle assemblee legislative locali. Per opporsi allo Stamp Act in tutte le colonie si organizza il movimento dei "Figli della libertà" e su iniziativa della corte generale del Massachussets viene convocato in ottobre a New York "Il congresso dello Stamp Act" per meglio coordinare l'opposizione alla legge sul bollo. I delegati di nove colonie americane approvano una dichiarazione sui diritti e le lagnanze dei coloni redatta da John Dickinson. Dopo alcuni giorni vengono inviate delle petizioni al re e al parlamento di Londra. La protesta dei coloni si concretizza poi nel boicottaggio delle merci inglesi.
1766 Il parlamento inglese dopo un ampio dibattito a cui partecipa anche Benjamin Franklin, abroga lo Stamp Act. Viene però approvato il Declaratory Act con cui si conferma il principio di subordinazione delle colonie americane all'autorità di Londra.
1770 Il 5 marzo a Boston, nel Massachusetts, truppe inglesi reagiscono a una provocazione uccidendo cinque americani. L'episodio, ribattezzato «il massacro di Boston», diventerà una data storica per i patrioti americani.
1773 Il 16 dicembre alcuni cittadini americani travestiti da indiani riescono a salire su una nave ormeggiata nel porto di Boston e buttano a mare il suo carico di tè, in segno di protesta contro la legge sul tè votata dal parlamento inglese che imponeva alle colonie di assorbire la produzione di tè della Compagnie delle Indie orientali e confermava la tassa a carico di tutte le produzioni concorrenti.

Carta storica delle tredici colonie inglesi
1774 A marzo Giorgio III d'Inghilterra promulga il Boston Port Act, con cui si impone la chiusura del porto dal 1° giugno fino a quando la città non avesse risarcito la Compagnia delle indie orientali del danno subito con il Tea Party. Si tratta della prima di quattro leggi, ribattezzate "intollerabili dagli americani, che il parlamento inglese approva in segno di rappresaglia verso l'incidente del dicembre precedente. Tra maggio e giugno, il parlamento inglese vota anche la legge di revoca della «carta» del Massachusetts che priva gli abitanti di quella colonia dei diritti in essa prevista; la legge che sottrae i funzionari delle colonie alla giurisdizione dei tribunali coloniali; una legge che consente al Governatore di acquartierare le truppe inglesi in qualunque parte del territorio delle colonie americane egli ritenga più opportuno.
Contestualmente all'accresciuta tensione con le colonie americane il parlamento inglese cerca di di ingraziarsi il favore dei coloni canadesi, in particolare quelli di origine francese, approvando in maggio una legge che consente ai cattolici del Quebec di professare la loro fede.
A settembre si riuniscono a Filadelfia nel primo Congresso continentale i delegati di tutte le colonie americane, esclusa la Georgia (e cioè, New Hampshire, Massachusetts, Connecticut, Rhode Island, Pennsylvania, New York, New Jersey, Maryland, Delaware, Virginia, Carolina del Nord e del Sud). Due tendenze politiche vanno a contrapporsi: una moderata e lealista verso la madrepatria inglese e l'altra radicale, guidata da Samuel Adams, che finisce per avere la meglio. In ottobre il Congresso giunge ad approvare una «dichiarazione dei diritti e dei reclami» contro il governo inglese con la costituzione di un'Associazione continentale incaricata di attuare le sanzioni contro le merci inglesi per mezzo di una rete di appositi comitati di vigilanza
In ottobre l'assemblea del Massachusetts costituisce la milizia irregolare dei Minute Men.
A novembre giunge a Filadelfia dall'Inghilterra Thomas Paine, che due anni più tardi pubblicherà "Common Sense", un pamphlet di grande successo, promotore della causa rivoluzionaria.
1775 Il 9 febbraio il parlamento inglese dichiara il Massachusetts in stato di ribellione; il primo ministro Pitt presenta proposte di conciliazione con le colonie americane, che vengono respinte dalla maggioranza in Parlamento.
Il 13 aprile il governo britannico decide nuove restrizioni commerciali a danno di Massaschussets, New Jersey, Pennsylviania, Virginia, Maryland e Carolina del sud.
Il 18 e 19 aprile a Concord e a Lexington, nel Massachusetts, avvengono i primi scontri armati fra le truppe inglesi e i coloni: gli inglesi si ritirano su Boston, città che i rivoltosi pongono sotto assedio: comincia la guerra d'indipendenza americana, che terminerà nel 1783.
Il 10 maggio si riunisce a Filadelfia il secondo Congresso continentale.
Il 17 giugno avviene la battaglia di Bunker Hill, nei pressi di Boston: gli inglesi riescono a guadagnare la posizione ma a prezzo di grosse perdite tra i soldati
Il 3 luglio George Washington, delegato della Virginia al Congresso, viene designato comandante dell'esercito continentale, le truppe rivoluzionarie americane.
Sempre in luglio il secondo Congresso continentale approva la dichiarazione, scritta da Dickinson e Jefferson, che illustra le ragioni della rivolta armata; una petizione conferma la fedeltà dei coloni alla corona britannica.
A novembre una spedizione americana guidata da Richard Montgomery occupa Montreal come ritorsione per il rifiuto dei canadesi di sostenere i coloni americani nella guerra contro gli inglesi. Gli americani pongono sotto assedio il Quebec ma l'intervento si conclude il mese successivo in un insuccesso.
1776 il 27 febbraio i rivoluzionari della Carolina del Nord sconfiggono le forze lealiste sul Moore's Creek
il 17 marzo gli inglesi evacuano Boston
4 luglio il Congresso continentale di Filadelfia approva la dichiarazione d'indipendenza delle 13 colonie: nascono gli Stati Uniti d'America .
26 agosto: Washington viene sconfitto a Brooklyn ( nota anche come battagli di Long Island) e lascia agli inglesi il controllo di New York, iniziando la sua ritirata attraverso New Jersey oltre il Delaware.
A dicembre Benjamin Franklin è inviato a Parigi come ambasciatore. Il giorno di Natale Washington risolleva il morale dei rivoluzionari con la vittoria della battaglia di Trenton, nel New Jersey; nella circostanza vengono catturati anche mille mercenari tedeschi al servizio degli inglesi.

Dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti ( 1776)
1777 A gennaio i rivoluzionari americani sconfiggono gli inglesi nella battaglia di Princeton, nel New Jersey. In aprile volontari francesi guidati dal marchese di La Fayette sbarcano in America per sostenere la lotta degli insorti. In agosto gli americani ottengono una nuova vittoria a Bennington nel Vermont ma gli inglesi guidati dal generale Howe ottengono l'11 settembre un successo a Brandywine che consente loro nello stesso mese di occupare Filadelfia, sede del Congresso continentale americano.
Il 13 ottobre l'esercito americano sconfigge gli inglesi nell'importante battaglia di Saratoga, nel New York.
A novembre però gli inglesi guadagnano terreno, espugnano i forti Mifflin e Mercer, e acquisiscono il pieno controllo del Delaware, mentre l'esercito di Washington si rifugia a a Valley Forge, in Pennsylvania, per trascorrere l'inverno. Nel frattempo il 15 dello stesso mese il secondo Congresso continentale approva nella sede provvisoria di York, in Pennsylvania, gli "articoli della Confederazione", la prima Costituzione americana.
1778 In febbraio in un trattato bilaterale la Francia riconosce gli Stati Uniti e si impegna a sostenerne militarmente la rivolta contro gli inglesi. Oltre all'accordo politico i due Paesi sottoscrivono un trattato commerciale. Nello stesso mese il governo inglese di Lord North spedisce in America delle condizioni di pace che vengono respinte dal Congresso
Il 20 maggio Franklin viene ricevuto dal re di Francia Luigi XVI. Truppe francesi vengono inviate in America
in giugno gli inglesi abbandonano Filadelfia occupata nel settembre dell'anno precedente e il 28 le truppe di Washington sconfiggono gli inglesi nella battaglia di Monmouth, nel New Jersey
In luglio una flotta francese guidata dal conte d'Estaing approda al largo di Delaware Capes per unirsi alle forze americane.
In dicembre gli inglesi occupano Savannah in Georgia: in questo modo il teatro delle azioni militari si allarga anche al territorio delle colonie meridionale
1779 Il 23 febbraio un esercito rivoluzionario della Virginia assume il completo controllo dei territori del Nord-ovest battendo gli inglesi a  Vincennes. Nella battagli viene fatto prigioniero anche il comandante britannico Hamilton.
In giugno la Spagna dichiara guerra all'Inghilterra unendosi alla Francia nel sostegno ai rivoluzionari americani. Spagnoli e francesi iniziano un assedio a Gibilterra che gli inglesi riusciranno a difendere con successo per i tre anni successivi.
1780  Controffensiva inglese: vengono conquistate Charleston e la Carolina del Sud ( in maggio), e viene inflitta ali americani una pesante sconfitta a Camden ( in agosto), costringendo i rivoluzionari a ritirarsi dalla Carolina del Nord.
In luglio 6000 francesi al comando del conte di Rochambeau giungono a Newport, nel Rhode Island, per sostenere la causa dei patrioti americani che in ottobre sconfiggono gli inglesi nella battaglia di Kings Mountain.
1781 il 17 gennaio l'esercito continentale americano dopo aver riportato una vittoria nella battaglia di Cowpens, nella Carolina del Sud, subisce una sconfitta nella battaglia di Guilford Courthouse, nella Carolina del Nord, (15 marzo). Nell'occasione gli inglesi pur risultando tatticametne superiori, subiranno gravi perdite: un politico inglese, Charles James Fox definirà Gulford Couthouse una classica vittoria di Pirro: "Un'altra vittoria come questa distruggerebbe l'esercito britannico"
In ottobre le forze americane sostenute dalla flotta francese conquistano Yorktown, in Virginia, al termine di un assedio durato alcune settimane. Il generale inglese Cornwallis si arrende con 7000 uomini e alla sue truppe viene ordinato il ritiro anche da Charleston e Savannah. E'la battaglia decisiva della guerra d'indipendenza.
1782 Il 30 novembre Inghilterra e Stati Uniti- per gli inglesi ancora colonie ribelli- firmano a Parigi un trattato preliminare di pace.
1783 il 3 settembre Inghilterra e Stati Uniti, dopo laboriose trattative diplomatiche, firmano il trattato di pace di Parigi: gli inglesi riconoscono formalmente l'indipendenza delle ex-colonie americane e la sovranità degli Stati Uniti sui territori a est del Mississippi compresi tra il 31° parallelo nord e una linea a sud dei Grandi Laghi. Lo stesso giorno Inghilterra, Francia e Spagna firmano i trattati di Versailles: l'Inghilterra cede l'isola di Tobago e il Senegal alla Francia mentre la Spagna riacquista Minorca e la Florida.
1787 in maggio si apre la convenzione di Filadelfia avente il compito di modificare gli articoli della confederazione del 1777 e dare agli Stati Uniti un nuovo assetto istituzionale. Viene approvato dalla maggioranza dei delegati un testo che trasforma l'originaria confederazione in uno Stato federale con competenze distribuite tra potere centrale e Stati membri. Il 28 settembre la nuova Costituzione è approvata dal Congresso e rinviata alle convenzioni dei singoli stati per la ratifica. Tra il dicembre 1787 e il novembre 1788 l'accordo viene approvato da dodici Stati, mentre il Rhode Island vi aderirà nel 1790.
Nel luglio del 1787 viene emanata l'«ordinanza del Nord-Ovest» che regolamentava l'amministrazione dei nuovi territori ad ovest degli Stati Uniti e la procedura per il loro ingresso come Stati membri nella nuova federazione.
1788 il 21 giugno con la ratifica del nono Stato, il New Hampshire, si raggiunge il numero minimo di adesioni richieste per l'entrata in vigore della nuova costituzione federale degli Stati Uniti.
1789 Il 4 marzo si riunisce a New York il primo Congresso federale degli Stati Uniti d'America. Il 30 aprile George Washington viene eletto primo presidente degli Stati Uniti.