domenica 26 marzo 2017

Con il codice di Hammurabi la donna è titolare di diritti

Il codice di Hammurabi fu scoperto nel 1901 a Susa da una missione archeologica francese ed è tutt'ora conservato al Louvre. Il codice, scritto in accadico, si compone di tre parti: il prologo, contenente l'elogio di Hammurabi inviato dagli Dei ad amministrare la giustizia ed un breve resoconto dei principali eventi del regno, il corpus delle leggi e l'epilogo in cui Hammurabi afferma la sua intenzione di “fare giustizia” in modo che il forte non soverchi il debole. Il corpus delle leggi, è ovviamente la parte più rilevante del codice, non è un complesso organico di norme bensì una raccolta di 282 sentenze regie che si rifacevano alle norme preesistenti in materia commerciale, familiare, di proprietà, penale ecc.
Uno stesso reato veniva punito diversamente a seconda dell'estrazione sociale ((nobile ,plebea o servile) sia di chi lo commetteva sia di chi lo subiva. la legge del taglione era applicata unicamente nei casi di offese corporali tra persone di pari grado sociale. Da sottolineare come la donna venga considerata dal codice dotata di personalità giuridica e dunque capace di ricorrere alla giustizia.