sabato 6 ottobre 2007

I soldati ebrei di Hitler

Il giovane storico ebreo Bryan Mark Rigg dopo approfondite ricerche negli archivi e sulle fonti secondarie ha scritto un libro su un capitolo sconcertante ed ancora oscuro della storia del Terzo reich: 'I soldati ebrei di Hitler'' (Ed. Newton Compton')
In nessun settore il processo di pulizia etnica era piu' confuso e contraddittorio che all'interno dell'esercito. Dopo le leggi razziali, infatti, un numero molto alto di militari fu classificato dai nazisti come ''parzialmente ebreo'' (Mischlinge). Rigg servendosi anche di testimoniaznze ed intervistr dei familiari di questi "Mischlinge" dimostra che si tratto' di oltre 150.000 uomini, tra cui veterani decorati e alti ufficiali, come generali e ammiragli. Questi soldati, come il libro documenta per la prima volta, non si consideravano ebrei e avevano scelto la carriera militare con devozione e patriottismo per servire la rinata nazione tedesca.

In cambio, erano stati completamente integrati nelle forze armate, che, prima delle leggi razziali, non avevano dato alcun peso alla loro origine, ma che adesso si vedevano costrette ad esaminare la discendenza dei loro uomini. Ma la rimozione dei Mischlinge si rivelo' quanto mai difficile e fu concesso un gran numero di ''esenzioni'' per permettere ai militari di restare al loro posto o per salvare la vita ai genitori o alle mogli. Molte di queste esenzioni furono firmate personalmente da Hitler. Col proseguire della guerra pero', la politica nazista ebbe la meglio sulla logica militare e, nonostante il crescente bisogno di uomini da parte della Wehrmacht, divenne quasi impossibile per questi soldati scampare al destino di milioni di altre vittime del Terzo Reich.