lunedì 3 ottobre 2011

Il tempio E, F, G di Selinunte

ricostruzione facciata del tempio E
Sulla collina a est dell'acropoli di Selinunte si trovano alcune delle più rilevanti strutture architettoniche della Grecia in SiCilia. Il tempio E, databile attorno al V secolo a.C. è un vero esempio dello splendore raggiunto dallo stile dorico in Occidente. Si è conservato sino ai giorni nostri il colonnato perimetrale con la sua forma allungata di sei colonne per quindici, le tegole e alcune metope calcaree con rappresentazioni mitologiche a rilievo.
Selinunte tempio E

Quella visibile è l'ultima di tre successive costruzioni: la prima fu probabilmente distrutta durante un'incendio nel 510 a.C, mentre si ritiene che la seconda versione non sia mai stata portata a termine.
colonna tempio F
Il tempio F, probabilmente dedicato al culto di Dioniso, riproduceva la struttura del tempio C dell'acropoli: periptero con colonnato esterno di sei colonne per quattordici e un colonnato interno che introduce al pronao.
Fra i templi della collina orientale quello più maestoso è il tempio G o Apollonion con un basamento di dimensioni 113×54 m a sostenere un colonnato di otto elementi per diciassette di 16 metri di altezza con una lunghissima cella divisa in tre navate da due fila di colonne; nel sito è stata ritrovata la c.d. "ravola selinuntina", testo impoartntisismo che descrive l'insieme dei culti venerati in città.
tempio G Selinunte
Databile attorno al 530 a.C., il tempio G fu più volte ricostruito salvo non essere poi portato a termine a causa dell'invasione dei Cartaginesi. Si presume che gran parte del materiale sia stato ricavato dall'estrazione in cave di tufo calcareo situate nelle vicinanze, conosciute come “rocche di Cusa”: qui sono rintracciabili i segni di un lavoro con abbozzi di capitelli e colonne ancora immerse nella roccia.

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