lunedì 11 luglio 2011

Taddeo Gaddi, pittore innovativo sulle orme di Giotto

 Apparizione dell'angelo ai pastori
Taddeo Gaddi, figlio del pittore Gaddo Gaddi, nacque a Firenze intorno al 1300. Secondo quanto riportato da Cennino Cennini nel suo trattato " Libro dell'Arte", Taddeo fu il figlioccio di Giotto e si sarebbe formato artisticamente nella sua bottega di Firenze dove lavorò per 24 anni. La sua prima importante opera compiuta autonomamente databile tra il 1332 e il 1338 sono gli affreschi con le Storie della Vergine nella cappella Baroncelli in Santa Croce a Firenze, per la quale lo stesso Giotto dipinse la tavola d'altare con l'Incoronazione della Vergine. Taddeo instaurò con i frati francescani di Santa Croce un rapporto assai proficuo sotto il profilo professionale con altre prestigiose commissioni tra le quali ricordiamo le formelle realizzate per il reliquario della sacrestia, oggi distribuite tra la Galleria dell'Accademia a Firenze e il Museo di Berlino, e la decorazione nel refettorio del convento. Dopo la morte di Giotto, Taddeo divenne uno dei più prestigiosi pittori di Firenze e la sua fama lo portò a lavorare anche al di fuori della città: nel 1342 realizza i grandi affreschi con le Storie di Giobbe nel Camposanto monumentale a Pisa; nel 1355 la Madonna con Bambino in Trono per l'abbazia di San Lucchese a Poggibonsi, oggi conservata negli Uffizi . Se l'influenza del suo maestro rimane evidente in tutte le sue opere, tuttavia Taddeo sviluppa un suo stile pittorico originale in particolare con le sua ricerca delle varie sfumature di luce. La sua "Apparizione dell'Angelo ai pastori" ( 1338) viene considerata dalla critica il primo esempio di luce notturna nella pittura occidentale. Alla morte di Taddeo probabilmente nel 1366, la sua bottega verrà portata avanti dai figli Giovanni e Agnolo Gaddi, anch'essi pittori di larga fama.

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