lunedì 12 ottobre 2009

La personalità del diritto nei regni romano-barbarici

A ciascuno le sue leggi: la costituzione dei regni romano barbarici in Gallia, Italia e Spagna introdusse il principio della "personalità del diritto" in opposizione a quello della territorialità: gli uomini liberi erano tenuti a rispettare solo le leggi del proprio gruppo etnico. I conquistatori non costringevano la popolazione conquistata ad adeguarsi al proprio ordinamento giuridico. I Romani e i Germanici erano tenuti solo a dichiarare inizialmente a quale tipo di diritto volevano sottostare.
La prima trascrizione, di cui siamo a conoscenza, delle tradizioni germaniche in un codice di leggi fu effettuato dai Visigoti di Tolosa ed è conosciuto come codice di Eurico - dal nome del re- e fu approvato da un assemblea popolare nel 475. Due decenni dopo (febbraio 506), il regno di Tolosa riportò anche le leggi di origine romana in un codice, la Lex romana visigothorum (o Breviario di Alarico dal re che la fece approvare) comprendenti leggi del codice teodosiano e di altre costituzioni romane. Tra il 481 e il 501 furono i Burgundi a codificare le proprie leggi nella Lex gundobada ( dal nome del re Gundobado) o Lex burgundionum.
Nel corso del tempo tuttavia le due correnti giuridiche si influenzarono reciprocamente che si realizzò però nel regno di Toledo nel VII secolo. Venne così realizzato un unico codice, la Lex Visigothorum che valeva per tutti i cittadini che viveno, indipendentemente dalla loro origine romana o germanica.

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