lunedì 2 marzo 2009

Gli Alamanni dalle origini alla sottomissione ai Franchi

Gli Alamanni o Alemanni ( il cui nome significa letteralmente "tutti uomini") erano una una confederazione guerriera di varie tribù germaniche. A causa delle presioni che subirono dai Goti e degli Slavi si spostarono all'inizio del III sec. d.C., dalla loro sede di origine, il Brandeburgo, verso rive del Meno. Lo storico cassio Dione ci ha lasciato la prima testimonianza della loro presenza ion occasione del racconto della sconfitta da loro subito ad opera dell'imperatore romano Caracalla (213). Successivamente vennero respinti anche da altri imperatori del III sec; dopo l'ulteriore rovescio subito da Costanzo Cloro nel 301, trovarono un sistemazione più stabile ( fino alla metà del IV secolo) lungo la riva sinistra del Reno, fra il Meno e il lago di Costanza per poi estendere il loro controllo all'attuale Württemberg, al Baden e la Svizzera tedesca ( metà V secolo). Cercarono di oltrepassare il fiume e assieme ai franchi saccheggiarono la Gallia ma furono sconfitti dall'imperatore Giuliano (Strasburgo, 357) e da Valentiniano e, al tempo dell'invasione degli Unni di Attila, da Ezio (453).
Gli Alemanni combatterono anche contro i Burgundi a sud e contro i Franchi. Dal re franco Clodoveo subirono una prima sconfitta nel 476 e un secondo decisivo rovescio nel 506 in cui venne ucciso il rex Alemannorum. I franchi si impadronirono dell'Alsazia e del territorio dei Ripuari e da questo momento gli Alemanni cessarono di avere indipendenza politica continuando a mantenere però una propria rilevanza come gruppo etnico sia preso i Franchi che presso gli Ostrogoti. presso questi ultimi infatti dopo la sconfitta del 506 aveva cercato protezione la classe dirigente alemanna. Colonie alemanne continuarono a sorgere a ovest e a sud del Reno, in Alsazia, nella Lorena romana, nella Franca Contea e nella Svizzera romana (Rezia): le finali in -heim di numerosi villaggi di queste regioni e soprattutto le suppellettili funerarie trovate nei cimiteri e risalenti testimoniano questa loro penetrazione.
Nel 554-555 il re franco Teodebaldo, su richiesta degli Ostrogoti, inviò in Italia una spedizione franco-alamanna, comandata dagli alamanni Leutari e Butilino, che partita probabilmente dalle diocesi di Windisch e di Avenches, devastò tutta la penisola, e che fu fermata in parte dalle forze bizantine di Narsete e in parte da un'epidemia.
Con i re franchi Clotario II e Dagoberto nel VII sec. gli Alamanni poterono creare un loro codice, mentre Carlo Magno assegnò loro delle terre in cui si stabilirono perdendo la loro spinta migratoria. nelle guerre tra i successori di Carlo del IX sec. si allearono , contro Ludovico il Pio e Lotario, con Ludovico il Germanico, ed infatti nel testo del trattato di Verdun dell'843 appaiono a lui soggetti.

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