domenica 1 aprile 2012

Le tredici colonie inglesi d'America. New England, Mid-Atlantic, sud

Cartina tredici colonie inglesi rivoluzione americana
Dall'inizio del 1700 l'Inghilterra aveva consolidato la propria egemonia come potenza coloniale, allargando i propri domini anche sui territori del Nord America. Spinti da una situazione di crisi politica e religiosa, molti inglesi si convinsero a lasciare la madrepatria e tentare la fortuna attraversando l'Atlantico.
Dissidenti politici, minoranze religiose perseguitate in patria ( come i puritani), avanzi di galera o semplicemente uomini in cerca di avventura: i coloni si differenziavano notevolmente tra loro per estrazione culturale, economica e religiosa.
La fine della guerra dei Sette Anni (1756-1763) aveva cancellato in modo definitivo le ambizioni di dominio della Francia sull'America, mentre l’impero britannico si era esteso a tutto il Canada e ai territori ad est del Mississippi.
Le colonie inglesi erano tredici che possono essere schematicamente raggruppate in tre macro-aree: partendo da nord, la Nuova Inghilterra ( la c.d. New England)- con Rhode Island, New Hampshire, Connecticut, Massachusetts- dove vivevano i discendenti dell'antica emigrazione religiosa; al centro le colonie atlantiche ( il Mid-Atlantic) - Maryland, Delaware, New Jersey, Pennsylvania, New York - in cui gli inglesi si erano frammischiati con gli eredi dei coloni tedeschi, olandesi, irlandesi che erano sbarcati su queste coste nel Seicento; infine le colonie meridionali- Carolina del Nord, Carolina del Sud, Georgia, Virginia - in cui aveva preso piede un'aristocrazia agricola fedele alla Chiesa anglicana e che, per la coltivazione delle terre, faceva massiccio uso di schiavi neri provenienti dal continente africano.

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